incesto
Mamma vuole cambiare* - 3
di MasterT2
08.03.2020 |
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"“Ecco, lo sapevo che avreste criticato..."
Ai figli piace.Difatti poco dopo eccolo arrivare più’ allegro e pimpante del solito. Avevo appena finito di godere ma il suo arrivo risveglio’ in me una nuova eccitazione, una voglia che covavo da ieri. Diana si era ritirata nella sua stanza. Mentre mi lasciava aveva commentato:
“E adesso gli salti subito addosso?”
“Cosa te lo fa pensare?”
“Beh..non ti sei neanche rimessa le mutande...”
“Beh... visto che noti tutto ti diro’....non proprio subito, ma avrei una mezza intenzione di continuare il discorso di ieri.”
“Vuoi scopartelo?”
“Diana..!!! Beh... si che me lo scoperei... tu pensi che sono pazza?
“Dopo che ce la siamo leccata? Certo che sei pazza! Ma visto che sei pazza, tanto vale che te lo fai... ma, hai pensato a papa’?
“Mmmmmm tesoro.... se tanto mi da tanto mi sa che a tuo padre potrebbe non dispiacere...”
“Cosa te lo fa pensare?”
“Vedi, ieri sera era tanto in vena, non solo perché’ me la sono depilata, ma anche perché’ gli ho detto la verita’ su cosa era successo...”
“Davvero? E’ matto anche lui!”
“No, il fatto e’ che mi ama davvero e ama anche voi, proprio come vi amo io!”
“E tu pensi che allora ...... magari ..... io potrei....”
“Aaahh porcellina... eccoti subito mettere le mani avanti. Beeeh, certo che potresti.... anzi, magari... potremmo, ....tutti assieme....”!!
“Mamma!!!! Wow... adesso ci arrivo... tu vorresti... cazzo!!! Ora che mi ci fai pensare sarebbe un vero sballo. Wow... orgetta in famiglia...!!! Mamma sei diabolica. Certo che ci sto! Papa’ e’ proprio il mio tipo sai!”
“Non mi stupisco... ma saperti dalla mia parte mi rendera’ piu’ facile incastrare tutti i pezzi del puzzle. Non possiamo mica andare a letto e dirgli che da stasera scopiamo tutti assieme.”
“Io farei cosi’.”
“No, meglio di no. Un passetto alla volta e’ piu’ eccitante e lascia una via d'uscita se succedesse qualcosa.”
“Hai ragione, non si sa mai. Ma almeno, oggi urla forte che voglio sentirti godere... e magari lascia un po’ la porta aperta...”
“Allora avevo ragione.... sei proprio una porcellina....! Va bene allora. Stai bene a sentire e quando capirai che e’ arrivato il momento potrai fare la tua entrata...”
“Vuoi dire che potrò’ godere con voi?”
“Potrai fare ciò’ che vorrai!”
“Mmmmm... quasi quasi ci faccio un pensierino! In fondo mi fratello e’ proprio fico ... potrei essere la sua prima...”
“ .... Stop... la sua prima saro’ io.... ma tu pensaci bene. Magari il tuo primo potrebbe essere....”
“... papa’!! Il mio primo potrebbe.... Mamma, pensi davvero che lo farebbe?.... davvero davvero? Oddio, se ci penso sbrodolo subito. Daccordo, ci sto.... Ti lascio Massimo ma..... voglio esserci anch’io.”
“Certo cara. Ti ho detto che sei libera di entrare quando vuoi.”
Ed era arrivato Massimo, tutto giulivo e gia’ con l’acquolina in bocca. Mai fatto così’ presto a tornare a casa.
“Massimo, tesoro... come mai cosi’ presto?”
Mi guardò’ con un sorrisetto furbetto, ammiccante e pieno di innuendo.
“Mammina, pensavo che potevamo continuare il discorso di ieri. Sai... non ho pensato ad altro tutto il giorno... e ...”
“Caro... ci ho pensato anch’io e, diffatti, ti ho preparato una bella merenda.”
“Merenda?”
“Ta – da !!!” e sollevai la gonna. Come aveva notato Diana, non mi ero rimessa le mutandine. Massimo si fece tutto rosso e rimase a bocca aperta... senza parole.
“Beh... non dici niente?”
Si riprese subito e mi fece un sorriso gigante.
“Sai... stavo pensando a come sarebbe con la nutella!!!”
“Mi sembra un’ottima idea..... magari lo scopriamo dopo! Ma prima una bella doccia che sai di animaletto selvatico.”
“Va bene... vado subito!! Vieni a lavarmi la schiena?”
“Vai avanti che adesso arrivo.”
Mentre lui correva in bagno, io mi infilai nella stanza di Diana.
“Sentito tutto?”
“Certo... cos’era con la nutella?”
“Oh... un’idea di Massimo per la merenda. Magari la faccio assaggiare anche a te.” E le strizzai l’occhio. Lei s’illumino’!
“Aaaahh quella, con la nutella... interessante... Credo che io e Massimo cominceremo ad andare daccordo. Mamma stai risvegliando l’amore fraterno!”
“Ci provo tesoro, ci provo.... e se ne hai voglia, perche’ non vieni a fare la doccia, diciamo tra cinque minuti...!”
“Certo mammina, cinque minuti... e non uno di piu’!”
Un’attimo dopo, giusto il tempo di sfilarmi il vestito, entrai in bagno. Massimo era gia’ nudo, mezzo insaponato...e con l’asta in resta..
“Eccomi tesoro...”
“Finalmente!! Pensavo mi sarebbe toccato far da solo!”
“Mai piu’ da solo caro... d’ora in poi dovrai solo chiedere.”
“Mmmmm.... chiedere cosa?”
“Tutto quello che vuoi....”
“Proprio tutto?”
“Certo... perche’, hai qualche desiderio particolare?”
“Adesso non saprei, so solo che mi piace da matti questa situazione... ma non si sa mai, magari mi viene qualche voglia e....
TOC TOC
“Hei!! C’e’ posto anche per me li dentro?” E la porta del box si apri’ e Diana, nuda, fece capolino. Avreste dovuto vedere la faccia di Massimo. In pochi secondi passo’ da spavento a sorpresa, da orrore a comprensione. I suoi occhi incontrarono i miei e si illuminarono. Aveva capito.
“Diana, cara, certo che c’e’ posto. Basta che ci stringiamo un pochino... ecco... Massimo lava la schiena a me e tu la lavi a lui... e poi giriamo”
Ci sistemammo ridacchiando tutti e tre, come ragazzini. Ora il cazzo di Massimo mi pennellava le chiappe. Le sue mani insaponate mi passarono sulla schiena e subito si chiusero sui miei seni dalle punte indurite ed estremamente sensibili. Mugolai di piacere spingendo il culo indietro, contro il suo cazzo che mi parve una sbarra rovente. Un’attimo e qualcos’altro si mosse li’ sotto. Una mano di Diana?
“Hei fratellino... come sei cresciuto...!!! Da quanto non facevamo più’ il bagnetto assieme?”
“Da quando ti sono spuntato i peletti la’ sotto.”
“Dove? Io di peletti non ne ho... senti..!!!”
“Mmmmm ... dev’essere una nuova moda.... tutte con la fichetta nuda! Vero mamma?”
“E si... una nuova moda. Ti piace?”
“Beh, non che io abbia tutta quest’esperienza.... la tua mi e’ piaciuta molto. Quella di Diana devo vederla meglio... credo che risvegliera’ lontani ricordi.”
“Dai fratellino... dicci con quante fichette hai giocato...!!”
“Vediamo, oltre la tua che non conta....”
“Come non conta?”
“ Eravamo ragazzini. Quelle, tu, nostra cugina, la Cristina, la Nina,non contano. Piu’ recentemente la tua amica Beba, la mia compagna di scuola, Franca e ... mmmmm ... la giornalaia...!!
“La giornalaia..!!!!” Esclamiamo all’unisono. “ Ma e’ piu’ vecchia di me!” “E anche bruttina!!” Aggiunge Nadia.
“Ecco, lo sapevo che avreste criticato... insomma, le piacciono i giovanotti e io...”
“Non ti preoccupare Massimo... sesso e’ sesso e noi siamo le ultime a poter giudicare, ma..... avete scopato?”
“Mmmm .... non ancora..... ma spero, mmmmm.... presto!
“Mamma.... allora ti devi sbrigare se vuoi essere la prima! Bene, non sono l’unica vergine in famiglia!
“Sorellona... non l’hai mai fatto!! E Marco?
“Curioso... Marco nisba, solo giochetti e come lui anche gli altri pretendenti!
“Che giochetti.... solo di mano? E a quanti?”
“Ma sei davvero curioso.... qualcuno... ma non vi dico a chi. Almeno per adesso!!! Si, solo di mano anche se, con Marco, magari....”
“Ragazzi, mi state facendo piangere la bernarda. Perché’ non ci andiamo a mettere comodi a letto a raccontarci .... e magari potrei aiutarvi a fare qualche esperienza nuova.”
“Mamma io sono pronto!” Fece Massimo spingendolo contro il mio didietro e stringendomi le tette.
“Anch’iooooo!!” Fece eco Diana
Usciamo e ci asciughiamo a vicenda. Non resisto dal rimirarmeli i miei figli. Sono bellissimi e glielo dico.
“Ragazzi, siete bellissimi. Sono proprio una donna fortunata che ci vogliamo cosi’ bene. Non vedo l’ora di farvi godere.”
“Ohh mamma, anche noi siamo felici di poter godere con te... non credo capiti tutti i giorni, in famiglia.... cosi’...!
“Sono d'accordo fratellino. Forse tra fratelli, di piu’ tra cugini. Si sente molto di zie e matrigne.... ma tutti assieme, con mamma poi... siamo davvero fortunati!”
Mentre si scambiavano dolcezze mi venne un’idea.... Aprii l’armadietto e tirai fuori la mia pera per i lavaggi vaginali....
“Ragazzi, le pulizie non sono ancora finite... forza, uno per volta qua.”
“Ma mamma... e questa cos’e’?”
“Cosa vuoi che sia... una peretta e visto che probabilmente finiremo col naso da quelle parti, mi sembra giusto dargli una sciacquatina... e poi mi sembra che ieri non ti dispiacesse quando te lo stuzzicavo!”
“Uffa... tanto hai sempre ragione tu!”
“Se ti faccio qualcosa che non ti piace dillo... ma prima bisogna provare!”
“Come sei difficile... da piccolo te le faceva sempre le perette.”
“Non mi ricordo, io....”
“Va bene, la faccio prima io. A me il dito e’ piaciuto, eccome!!”
“ Brava Diana... fagli vedere a tuo fratello” E scoppiai a ridere per il doppio senso. Diana capì’ al volo e rise anche lei!
“Vieni fratellino, che te lo faccio vedere....”
Mi siedo sul water e lei si curva di traverso. Con una mano le apro le chiappette esponendo la sua rosellina. Che meraviglia di buchetto Color rosa scuro, tutto grinzoso e stretto... Oh si, cosi’ stretto. Misi un po di crema sul dito e cominciai a ungerglielo spingendo leggermente con lei che diceva quanto le piaceva.
“Mmmm, mamma... così’ mi piace davvero..... ecco, spingi ancora un po’..... oooooh.... si, che bello!! Non sapeva che si godesse tanto con il culetto... adesso capisco...”
“Cosa capisci?”
“Gli amanti del sesso anale... proprio vero che bisogna provare tutto! E tu mamma lo fai?”
“Cosa?”
“Ma sesso anale no! Di cosa stiamo parlando.”
“Beh... si, qualche volta.” Cercai di cambiare discorso “Massimo, hai visto che bel buchino ha tua sorella?
“Vedo, vedo e non solo quello.... ha una fichetta davvero deliziosa.”
“Beh, per ora accontentati del culetto. Se vuoi puoi mettermici un dito. Ma piano pero’! Oooh.... ho detto piano... ecco, adesso muovilo su e giu’. Bravo fratellino, visto che impari subito!”
Vedere Massimo infilare il dito nel culetto vergine di Diana quasi mi fece godere. Sentii un’onda liquida scendere.... stavo proprio colando. Feci levare il dito ed infilai la cannula stringendo la pera e riempendola di acqua e sapone... era piccola percio’ ripetei un paio di volte poi le lasciai il posto per scaricarsi mentre facevo curvare Massimo sulla vasca e mi dedicavo al suo di culetto. Bello scuro e pelosetto...!! Ripetei il massaggino anale con la crema e spinsi dentro il dito. Uno sbuffo.
“Ti ho fatto male?”
“No... anzi...”
“Ti piace allora...”
“Beh... si, e’ bello.... però’ io non sono mica gay...”
“Massimo... mica detto che solo ai gay piace.... anzi... a tuo padre piace tantissimo. Vedi, il culetto e’ una zona erogena sia per uomini che per donne. Piace a tutti. Anche a quelli che non vogliono ammetterlo... poverini...!!”
“Davvero a papa’ piace?”
“Non mi credi?”
“Mmmmm... non mi fido... guarda che glelo chiedo!!”
“Liberissimo... basta che gli dici perché’ vuoi saperlo e..”
“Mamma.... vuoi che gli dica che noi.... insomma...”
“Certo, diglielo pure che ce la godiamo assieme, magari viene anche lui.”
“Siii mamma..... potrei giocare con l’uccellone di papa’ mentre tu ti spupazzi Massimo. Scommetto che papa’ ha un uccellone bello grosso!!”
“E perderesti... papa’ ne ha uno normale, giusto direi.... appena più’ lungo di Massimo ed un po’ piu’ grosso, ma non molto. Scommetto che a Massimo, con l’eta’, diventera’ piu’ grosso.”
“Mamma, davvero pensi che crescerà’ ancora?”
“Hai solo diciott’anni caro. Certo che crescera’. Come cresceranno le tette e il culo di tua sorella.”
“Se diventeranno come te, saro’ contentissima.... ma non come la giornalaia...”
“Ce l’hai con la poverina eh? Gelosa di tuo fratello?”
“Forse un pochino... mi sa della vecchia laida. Ma quanti anni ha?”
“Una sessantina... certo che Massimo ce la devi raccontare questa! Ma prima che ne dite di finire il lavoretto? Massimo, adesso ti infilo la cannula.”
“Va bene mamma... sono pronto al sacrificio.” E giu’ risate.
Sembrerebbe una cosa normale fare una peretta al proprio figlio... ma in quella situazione gli stimoli che arrivavano alla mia fichetta gia’ straripante.... riuscii a resistere per miracolo. Tre perette dopo lo mandavo in bagno per ritrovarmi curva a gambe aperte di fronte a loro. Diana, per lo meno, ebbe un po’ di pietà’.
“Mammina, ma stai colando... Massimo guarda che ficona gonfia e fradicia ha la mamma. Scommetto che sei pronta a sbrodolarti tutta!”
“Tesoro... sono appesa ad un filo... non capita mica tutti i giorni di prepararsi a far sesso coi propri figli, cosi’ deliberatamente, pianificando tutto...!”
“E allora sai cosa? Perché’ non te la sfreghi un pochino cosi’ ti guardiamo mentre ti fai... Massimo, vuoi vedere la mamma che si masturba?
“Oh sii... dai mammina... facci vedere come godi! Ieri ti ho fatto godere io con la mano. Ora fallo tu!”
“Oddio, siete proprio dei porcelli... chiedermi di masturbarmi di fronte a voi.... e’ una cosa intima sapete!!..... ma si, ... guardate mentre me la sbatto.... ecco..... oddio..... ohooh ssssiiiiii... mmmmmmm ....”
“Dai mamma... metticene tre di dita e col pollice menati il clito... dai che sei bellissima...!!”
Trasportata dalle loro voci mi lasciai andare e mi masturbai come mai avevo fatto prima e sfogandom subito in un orgasmo prorompente che mi lascio’ con le gambe molle. Se non mi avessero sostenuta loro, sarei finita a terra. Mi accarezzarono tutta fino a che gli spasmi si calmarono poi... mani mi slargarono le chiappe, con dita che mi sfruculiavano dove da tempo non era passato nessuno.
“ E adesso vediamo il tuo di buchetto.... Dici che a te piace fartelo infilare eh.... guarda Massimo come si apre bene.... vieni, mettici un dito anche tu.... piano... ti piace vero... porcellona. Te lo fai fare, da papa’ eh?”
“Ooooohhhh.. piano.... siiii, apritemelo tutto..... vostro padre e’ un po che lo trascura.... ma state sicuri che glielo ricordero’.”
“Eeee...mmmmm... ma non ti fa male?”
“Insomma... la prima volta mi e’ bruciato per qualche giorno... poi ci ho preso gusto. Magari a rifarlo dopo un po’ di disuso potrebbe reclamare, ma oggi vedremo di fare un po di riabilitazione....!!”
“Si mammina.. ti aiuteremo noi a riabilitare il buchino... vero Massimo?
Pero’ dovrai guidarci che la nostra esperienza in materia e’ molto scarsa.”
“Oh si cari... la mamma vi dira’ tutto.... ed ora che ne direste di farmi la peretta prima che mi sbrodoli di nuovo!”
“Pronta mammina.. eccola qua!”
Mi facevo spesso la peretta da sola, per igiene personale, ma mai avevo avuto queste sensazioni, anche se spesso la facevo anticipando una scopata con Franco. L’acqua tiepida e le loro ministrazioni, continuavano a tormentarmi la fica mentre mi riempivano il pancino, mi portarono nuovamente sull’orlo dell’orgasmo e .... smisero....!!
“E no... adesso aspetti anche tu. Dai svelta... che anche noi siamo al limite.”
“E si, proprio agli ‘sgoccioli’..” dissi raccogliendo una goccia limpida dalla cappella di Massimo e leccandomela golosamente. Mi svuotai mentre loro si facevano un bide’ per poi farne uno anch’io, sempre stuzzicata dalle loro mani e poi.. a letto!!. Non feci a tempo a sdraiarmi che gia’ mi zomparono come leoncini una leonessa. Baci, leccatine e carezze, le loro mani nella fica a tirare, aprire, strizzare e penetrare. Infine le loro bocche si chiusero sui miei capezzoli, uno per uno, succhiando e mordicchiando mentre dita mi frugavano nel profondo e altre si condentravano sul mio clito... era troppo.... fui trascinata nuovamente in uno stravolgente orgasmo che mi lascio’ boccheggiante come un pesce fuor d’acqua. Ora anche i miei bambini volevano godere. Diana, a cavalcioni del mio viso, la fichetta fradicia alla portata della mia bocca, mi sollevo’ le gambe spalancandomele e Massimo ci si tuffo’ in mezzo succhiandomi la fica come fosse un frutto di mare. La sua lingua mi tormentava come un serpentello, cercando di entrarmi dentro. Ogni tanto mi prendeva il clito in bocca, succhiandomelo come una caramella. Io mi lappavo la fichetta di Diana, sbrodolante umori dolcissimi, tutta dal clito al buchetto del culo che risucchiavo ad ogni passata. Urli, sospiri e mugolii poi:
“Massimo... adesso... sbattiglielo dentro. Chiavala! Fammi vedere come ti scopi mamma. Vero mamma che lo vuoi tutto dentro il cazzo di tuo figlio” Come fare a resistere ad un simile invito.
“Ohh siiiii.... Massimo, si tesoro, infilamelo tutto dentro... chiava la tua mamma.... Siiiiiii!! Tutto dentro.... sbattimi forte...!!
Massimo non aveva certo perso tempo ed in un attimo me lo aveva infilato senza neanche darmi il tempo di respirare e si era messo a stantuffare con forza. Il suo paletto mi riempiva tutta ed i suoi colpi mi rimbombavano per tutto il corpo... ero ridotta ad una massa di piacere senza fine. Urlavo e godevo senza piu’ rendermi conto di niente.La mia voglia di cambiare mi aveva trasformato da casalinga insoddisfatta a madre incestuosa... e non era finita. Mentre godevo sotto le cappellate di mio figlio, i miei muggiti soffocati dalla fichetta sbrodolante di mia figlia, nel mio cervello, illuminato dai bagliori dell’orgasmo, apparivano scene di orge famigliari dove mio marito, mia madre ed i miei suoceri erano attivi partecipanti. L’urlo di Diana mi riportò’ alla realtà.
“Nooo, Massimo.... aspetta, tiralo fuori che voglio vederti sborrare...”
I suoi movimenti si erano fatti più’ veloci ed erratici e sembrava si stesse gonfiando dentro di me... cercai di stringere le gambe dietro di lui per trattenerlo dentro, per sentirmi riempire dal suo seme, ma fui un secondo troppo lenta. Il tempo di sentire il vuoto dentro di me che i suoi spruzzi mi colpivano sul seno e sul ventre.
“Siii Massimo... dai... sborrala tutta... quanta che ne hai... Oddio... godo anch’io... siiiiii.... mamma succhiamela.”
I succhi dolci di Diana mi riempiono la bocca... la bevo tra un sussulto e l’altro. Le orecchie piene delle nostre urla... poi il silenzio rotto solo dal nostro ansimare. Entrambi si sdraiano ai miei fianchi. Nessuno parla. La mano di Diana spalma la crema di Massimo sulla mie pelle poi si porta un dito alla bocca... lo succhia...
“Mamma.... e’ buonissima.. non avevo mai assaggiato sborra prima. Vuoi?” E me ne offre una ditata che succhio subito avidamente. Come l’avrei voluto sentire spruzzarmela tutta dentro! Ridendo ce la lecchiamo tutta, una ditata a turno. L’ultima goccia Diana la offre a Massimo.
“Tieni, assaggiala anche tu... in fin dei conti e’ tua, devi sapere che gusto ha.” Con mia grande sorpresa Massimo tira fuori la lingua e le lecca il dito. “Mmmm, cosi’ e’ davvero meglio. A dir la verità’ me la sono assaggiata una volta, da ragazzo, ma non mi era piaciuta granchè’. Sara’ che crescendo cambia sapore?”
“Questo non lo so, ma sono sicura che farlo tra porcellini aiuta. Diana, tesoro, cosa diresti di ripulire anche l’uccello. Non vorrai lasciarlo li’ tutto appiccicoso.”
“Si mamma, hai ragione... anche se di cose appiccicose qui ce ne sono parecchie.” Ridiamo e lei si curva sul cazzo di Massimo giacente nel meritato riposo. Lo prende con due dita e se lo mette in bocca come un dolcetto, succhiando rumorosamente, poi lo tira fuori, lo scappella e se lo lecca tutto.
“Eccolo qua, tutto lindo e roseo... anche se cosi’ mi ricorda un lumacone!”
Continuiamo a ridere mentre lei, sempre con due dita comincia a segarlo delicatamente.
“Non credere di averla scampata... adesso che ci siamo rilassate un pochino, ci devi ancora dire della giornalaia... dirci che te l’ha fatta vedere ci ha stuzzicato la fantasia... dev’essere proprio una vecchia porcona!!!
“Dai, Massimo... raccontaci tutto nei dettagli e ti prometto che non ti prendero’ in giro..!!
“OK... me la sono cercata. Non e’ molto tempo fa, coi miei amici, Stefano e Carlo, abbiamo scoperto che in un angolo dell’edicola che non dava nell’occhio, c’erano delle riviste sexi. Allora quando avevamo qualche spicciolo in piu’ ne compravamo qualcuna e....”
“.... e andavate a tirarvi le pippe da qualche parte!!”
“...Diana... uffa .... ma se interrompi...”
“Non c’e’ mica niente di male sai... in fondo te ne sto facendo una io, proprio adesso!”
“Va bene... si, ce ne andavamo al forte a godercele...!!”
“Ognuno il suo o ve le tirate a vicenda?”
“Ognuno il suo... vuoi che continui o no?”
“Ragazzi... fate i bravi. Dai Massimo, continua”
“Allora, dicevo che ci compravamo ‘ste riviste. Ora, giusto la settimana scorsa, passo di li’ e mi fermo a dare un’occhiata. Naturalmente perché’ non c’era nessuno in giro.Lei, la giornalaia, esce fuori e attacca bottone.
“Giovanotto, tutto soletto oggi eh?”
“Si, i miei amici sono in ritardo.”
“Mentre aspetti, perché’ non vieni a dare un’occhiata dentro... ho di quelle riviste che piacciono a voi...” mi strizzò’ l’occhio “.... quelle che guarda mio marito e visto che sono usate le rivendo a meno della meta’. Ti interessano? Entra pure..!!”
“Certo che mi interessavano. Si, il fatto che ci fosse lei un pochino mi imbarazzava ma in fin dei conti.. era sorridente ed invitante .... come un ragno con la mosca, direte voi... comunque, magari un pochino titubante, ma entrai. Nel piccolo retro, in una scatola, proprio un pacco delle nostre preferite. Il che mi fece esclamare – wow – al che lei comincio’ a chiedermi che cosa ci fosse di diverso in quelle riviste che anche suo marito le trovava molto eccitanti... non che a lei dispiacesse.. e rideva ammiccando. Il suo modo di fare mi aveva rinfrancato e le dissi che c’era una sezione riservata a foto amatoriali, chiamata autoscatto, piu’ la posta dei lettori e altre rubriche veramente interessanti, oltre naturalmente alle solite foto porno. Lei mi chiese come mai preferissi quelle ed io risposi che il fatto che fossero di gente normale che si poteva incontrare tutti i giorni, mi stuzzicava. Lo spazio era molto stretto e lei mi era addosso. Mi sentivo le tettone contro la spalla. Mi disse che, se volevo potevo guardarle li, che non mi avrebbe fatto pagare niente.. e magari potevo farle vedre quelle foto di cui parlavo. Mi sembrava di essere con una vecchia amica, perciò’ ne aprii una e le mostrai un servizio di uno che mostrava foto di un’ anzianotta che diceva essere la sua vogliosa madre e poi di loro due assieme. Niente di bello, ma eccitantissimo. Mi chiese allora se mi piacessero le donne anziane ed io risposi che le trovavo molto eccitanti al che lei mi chiese se quelle foto mi avessero eccitato e allo stesso tempo mi metteva una mano sul pacco, trovandolo bello pieno. Fu proprio allora che capii che, magari, ci stava uscendo qualcosa. Dissi che si, ero eccitatissimo e lei mi chiese di farglielo vedere che ormai dei bei giovanotti in tiro li vedeva solo sulle riviste... e intanto mi palpava. Io dissi di si al che lei mi chiese se avessi mai visto una fica dal vivo, in carne e pelo.... beh, risposi che qualche fichetta di ragazza l’avevo vista ma una come la sua, mai. Mi chiese se avessi voluto vederla. Certo, risposi e allora lei mi chiese di tirarlo fuori e di menarmelo di fronte a lei, si curvo’ per sfilarsi le mutande, poi con un piede su una cassa, si alzo’ la gonna e con una mano se l’apri’, cominciando a farsi un ditale, dicendomi di fare svelto che avremmo goduto assieme... e cosi’ e’ stato... io ho sborrato, lei e’ venuta. Dopo mi ha chiesto se mi ero divertito e se era meglio che le foto e se sarei tornato a trovarla, mi regalo’ un paio di riviste e ci siamo salutati.”
“E non ci sei piu’ andato?”
“No, il giorno sarebbe domani. Avevo una mezza idea di dirlo ai ragazzi e di vedere se ci facevamo un’orgetta... dite che ci starebbe? Ma adesso non so... con voi due... preferisco farla qui l’orgetta.”
“E meno male.... ma non ci hai detto come ce l’ha la fica!!”
“Pelosa, grassoccia, bagnatissima e con un odore molto forte... diverso dal vostro..... piu’ animalesco direi, felino quasi... sai un odore tipo che so io... zoo?”
“Ma, mi sa avesse bisogno di un bel bide’..... ma vedo che i ricordi ti hanno ridato la carica. Hai visto mammina? E’ di nuovo bello duro! Adesso mi devi insegnare a fare i pompini!”
“ Bella di mamma..... ti stai facendo intraprendente. Certo che mamma ti insegna a ciucciare l’uccello. Ma sono sicura che hai un talento naturale!”
“Beh.. fammi vedere lo stesso!”
Come potevo rifiutare una cosa simile alla mia figliola! Mi avvicinai e presi possesso del cazzo di Massimo cercando di esprimere poi tutta la mia arte pompinara....Lo lavorai di lingua e labbra con ogni tanto una lunga succhiata che me lo portava in fondo alla bocca. Mi piaceva da matti tenerlo tutto scappellato e leccarmelo tutto intorno e sotto, per poi succhiargli il buchino e stuzzicarlo con la punta della lingua. Ogni tanto mi fermavo per qualche commento e raccomandare a Diana il massaggio delle palle e il dito nel buchetto del culo. Da quello che avevo sentito, non credo ci sia uomo a cui non piaccia essere stuzzicato analmente mentre viene spompinato. Poi le passai il pezzo. Diana ci si butto’ sopra con ardore, dedicandocisi appassionatamente. A vederla succhiare il cazzo al fratello, cosi’ concentrata, ad occhi chiusi... io succhio ad occhi aperti... capii che era davvero una naturale. Per lei succhiare cazzi era come mangiare un cioccolatino. Massimo cominciava a dar segni di irrequietezza. Ancora quattro veloci pompate e Diana si fermo’.
“E no fratellino... troppo comodo godersela senza far niente! Adesso mamma ci fa vedere come se lo cucca nel culetto. Vero mammina che non vedi l’ora di farti inculare?”
“Ragazzi, ma siete proprio senza pieta’.... e si, e’ vero.... mi piacerebbe proprio essere inculata da mio figlio, mentre mia figlia mi guarda... pensate che sono porca? Massimo ne hai voglia di mettermelo nel culo?
“Mammina... si, sei proprio una porcellona... ma ci piaci da matti cosi’
come sei, vero Massimo?”
“Verissimo sorellona! Mamma non ti cambieremmo con nessuna al mondo... e visto che me l’avete fatto tornare duro, perche’non provare un culetto? Tanto per completare l’esperienza.”
“E va bene allora. Visto che insistete, mi faccio inculare. Vieni Diana, prendi la crema e lubrificamelo bene... e anche il suo uccello. Aspetta che prendo i cuscini e me li metto sotto la schiena.... Brava, cosi... Massimo, inginocchiati davanti a me e spingimi le gambe indietro. ...Oooohhh, Diana, mi hai messo due dita... mi sembra che scorrano bene. Dai lascia il posto al cazzo adesso. Massimo.... adagio ma non ti fermare... mettimelo tutto dentro in un colpo solo.... adesso, dai.... ecco che entra... ooooohhh.... oohh ... oh..... ooooohhhh... siii.. tutto dentro il culo.... fermo ora.... un momento.... Dio che bello..... adesso muoviti, lentamente.... tiralo fuori quasi tutto e spingimelo di nuovo a fondo..... siiiii, cosi.... ancora Massimo, tesoro di mamma... dai inculami, sbattimi ora... dai Massimo, dai... Diana, tesoro, succhiami il clito.. presto.... siiiiiii... mi fate godere da matti.... siiiii....”
Non riuscivo a star zitta. Avevo il cazzo di mio figlio nel culo e la cosa mi stava mandando fuori di testa. Parlavo, urlavo, smaniavo e godevo... godevo a ripetizione. Avevo perso la cognizione del tempo. Improvvisamente mi accorsi che tutto era finito... si era fermato... Mio Dio, mi aveva riempito il culo e non me ne ero neanche accorta. Un momento... era ancora dentro di me..... uno schiaffetto... che succedeva? Perche mi scrollavano?
“........ mamma... mammina.... ci sei? Stai bene? Dicci qualcosa....”
“Diana.... cosa e’ successo?”
“Mamma... stavi godendo da matta e all’improvviso sei come svenuta! Ci hai fatto spaventare sai!”
“Mi si e’ perfino ammosciato!!” La battuta di Massimo mi fece scoppiare a ridere il che fini’ di spingerlo fuori del tutto. Risero anche loro..!
“Beh, penso proprio che abbiamo bisogno di una doccia. Che ore sono?”
continua................
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